sabato 27 febbraio 2010

Conclusione del progetto.

Con l'incontro del 26/02 è terminato il laboratorio extracurriculare "Photolab".
La proposta didattica, interpretando il tema della luce in modo multidisciplinare , è risultata ricca di attività varie, significative e facilmente esportabili che hanno coinvolto attivamente gli alunni con evidente efficacia.
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venerdì 26 febbraio 2010

Le foto modificate

Modifichiamo con Picnik le nostre foto.

Le foto scattate dagli alunni

Ora tocca a noi.
Scattiamo foto nel cortile della scuola.



mercoledì 24 febbraio 2010

Campi, piani e inquadrature.

Osserviamo alcune immagini fotografiche per riconoscere di elementi compositivi (campi, piani, sfondo...).

martedì 23 febbraio 2010

Dalla camera oscura alla macchina fotografica

Dopo aver confrontato la camera oscura costruita con materiali poveri con una vera macchina fotografica, impariamo il trattamento delle immagini al computer: acquisizione di alcune foto con lo scanner , modifica delle dimensioni, rotazione, ritaglio, contrasto, realizzazione di piccoli interventi di fotoritocco e semplici fotomontaggi con un semplice software online.
Clicca sull'immagine per sperimentarlo.


Esploriamo le illusioni percettive.

Continua l'esplorazione delle illusioni ottiche, analizzando le opere dell'artista Escher.
La parte più originale della ricerca escheriana è quella riguardante la distribuzione del colore nei disegni periodici, per facilitare l’individuazione delle singole figure, ognuna delle quali svolge alternativamente il ruolo di figura e di sfondo.

domenica 21 febbraio 2010

La luce, i corpi, l'occhio e la visione

Sin dai primi incontri del progetto gli alunni hanno individuato gli attori della visione: luce/oggetto/sensore (occhio).
Attraverso la realizzazione di una camera oscura abbiamo osservato e approfondito lo studio della visione nell’uomo.
Il funzionamento dell’occhio, l'organo di senso della vista, è simile a quello di una camera oscura: la luce entra attraverso un foro, la pupilla e viene focalizzata dal cristallino, sul cui fondo vi è la rètina, dove si proiettano, rovesciate, le immagini del mondo esterno.
Dal nervo ottico, esse giungono al cervello.
Noi vediamo le immagini dritte perché il nostro cervello con un procedimento affascinante e complesso le raddrizza.
Camera oscura realizzata con materiali poveri
Pronti per l'osservazione, a luci spente.
L’occhio può, a volte, “trarci in inganno” facendoci vedere cose che non esistono: le illusioni ottiche. Sperimentiamone alcune attraverso la costruzione, in piccolo gruppo, del taumatropio.

Il Taumatropio è un "giocattolo" che consiste in un disco di cartoncino con il disegno di un uccellino da un lato e di una gabbietta dall'altro: facendo ruotare il disco per mezzo di un'astina fissata al centro, l'occhio trattiene l'immagine di uno dei due lati (persistenza dell'immagine sulla retina, circa 1/3 secondi) mentre l'altra si sovrappone, creando, così, l'illusione di vedere l'uccellino dentro la gabbietta.
Carrellata dei prodotti realizzati.


sabato 13 febbraio 2010

I colori della luce

Scopriamo che la luce bianca è composta dai diversi colori dell’arcobaleno.
Osserviamo la creazione di un arcobaleno tramite un fascio di luce che attraversa oggetti di uso quotidiano: un cd-rom,l'involucro di una penna bic...
Il rapporto tra luce e colore venne scoperto dal famoso scienziato inglese Isaac Newton. Egli rimase affascinato dal passaggio di un raggio di luce attraverso un prisma di vetro. Notò che il prisma non solo deviava la luce ma la scomponeva in un insieme di colori. Si trattava degli stessi colori dell'arcobaleno.
Il prisma rivela il fenomeno della scomposizione della luce, il disco di Newton, un cerchio diviso in sette spicchi colorati, permette di effettuare il passaggio inverso e cioè la ricomposizione di tutti i colori che compongono la luce in un unico raggio bianco,consentendo di rispondere alla domanda: Perchè, allora, la luce ci appare bianca?
Dopo aver lavorato sulla scomposizione della luce, proponiamo ai bambini la costruzione del disco di Newton.


Quando il disco è fermo, si vedono distintamente i sette colori dello spettro solare, se, invece, esso viene fatto ruotare velocemente intorno ad un asse, i colori si sovrappongono e il disco appare di color biancastro.

Spiegazione: il colore bianco della luce è dovuto alla sua velocità di propagazione.



Il racconto dell'esperienza.

L'esperienza del teatrino delle ombre verbalizzata dagli alunni.

I personaggi delle favole.

Ecco le sagome dei protagonisti delle favole.....tutte insieme.

Il lupo e la capretta

Esempio di favola narrata con le sagome ricavate da cartoncino colorato: "Il lupo e la capretta".
Trama: Un lupo ed una capretta, durante un temporale, trovano riparo in una grotta buia; fanno amicizia e superano insieme la paura del temporale.

Il pappagallo e il gallo.

Guarda il video ed ascolta la favola recitata da Lucia, Roberto e Tommaso.
Buona visione.

Il granchio e i pesciolini

Guarda il video ed ascolta la favola recitata da Anna, Tommaso e Pio .
Buona visione.


Il lupo e l'agnello

Guarda il video ed ascolta la favola recitata da Salvatore, Maria Chiara, Domenico .
Buona visione

sabato 6 febbraio 2010

Il lupo e il cane

Guarda il video ed ascolta la favola recitata da Fortuna, Giulia e Vincenzopio.
Buona visione


Il teatrino delle ombre

Negli ultimi due incontri di progetto, gli alunni sono stati coinvolti in attività ludico-espressive per scoprire, giocare e narrare favole con il teatro delle ombre.
Hanno sperimentato un approccio diretto con tutti gli elementi che compongono il teatro delle ombre: buio, luce, schermo di proiezione, sagome.
Ecco in breve le fasi:
  • Costruzione del teatrino
  • Scelta delle favole da recitare.
  • Costruzione delle sagome dei personaggi delle favole scelte.
  • Drammatizzazione
Un breve filmato di alcune fasi del lavoro di drammatizzazione


Parallelamente, gli alunni sono stati sollecitati ad:
• osservare le ombre prodotte da personaggi realizzati col cartoncino e le ombre prodotte dalle sagome realizzate con fogli di acetato e poi colorati;
• riconoscere le relazioni tra sorgente luminosa, oggetto e ombra proiettata;
• ipotizzare il motivo della diversità tra ombre nere e colorate.


martedì 26 gennaio 2010

Diffusione, riflessione e rifrazione della luce

Abbiamo sperimentato alcuni fenomeni collegati alla luce: riflessione, rifrazione e diffusione.
Prima esperienza
Che cosa succede se la luce colpisce un corpo opaco dalla superficie lucida e levigata, quale lo specchio?
Se ci poniamo davanti ad uno specchio vediamo la nostra immagine riflessa; se teniamo un oggetto nella mano sinistra, nello specchio vediamo che la nostra immagine tiene l’oggetto nella mano destra.
La luce riflessa dal nostro corpo colpisce la superficie dello specchio che, per le sue particolari proprietà, la fa “rimbalzare ” originando l’immagine invertita: questo fenomeno si chiama RIFLESSIONE

Le verbalizzazioni degli alunni

Seconda esperienza
Che cosa succede se la luce , passando dall’aria, attraversa un altro corpo trasparente come l’acqua?
Osserviamo una matita immersa in un bicchiere d’acqua.
Notiamo che la matita “appare spezzata”in corrispondenza della superficie dell’acqua.
Ma in realtà non è cosi’! PERCHE’?
La luce che colpisce la matita immersa, passando dall’aria all’acqua cambia direzione: i raggi nell’acqua si muovono più lentamente che nell’aria, perché l’acqua è più densa dell’aria, quindi vengono rallentati e deviati.
Ciò succede tutte le volte che la luce passa da un mezzo trasparente (ad esempio l’aria) ad un altro mezzo trasparente (ad esempio l’acqua ) di diversa densità.
Questo fenomeno si chiama RIFRAZIONE.

Terza esperienza
Quando un raggio luminoso colpisce una superficie rugosa,ad esempio un cartoncino scuro, viene diffuso, cioè disperso in tutte le direzioni.
Anche la luce emessa da una lampada dopo avere illuminato un oggetto viene dispersa.
Abbiamo osservato che più la sorgente di luce è vicina all’oggetto più questo viene illuminato e la diffusione è minore.
Più la sorgente di luce è lontana dall'oggetto, meno questo viene illuminato e la luce si diffonde di più.

Al termine delle esperienze abbiamo visionato questo video didattico